Disbiosi intestinale: un aiuto dal cibo
Il nostro organismo ospita circa 30 trilioni di batteri (30 mila miliardi), sparsi in numerosi tratti del corpo (pelle, tratto urovaginale, mucose) anche se la maggior parte alberga a livello intestinale. Prendersi cura della microflora intestinale curando il proprio stile di vita è fondamentale; gli studi più moderni pongono una forte attenzione sulla correlazione tra un certo tipo di microbioma intestinale e numerose patologie, tra le quali la sindrome metabolica, l'obesità e il sovrappeso, il diabete, le patologie autoimmuni.
Aspetti alimentari:
- Utilizzare con frequenza l'Olio di cocco, acquistabile presso negozi biologici o online. Questo tipo di cocco contiene acidi grassi a catena media (MCT), ovvero che hanno un numero di atomi di carbonio compresi fra 6 e 12. Pochissimi alimenti contengono questi tipi di grassi, che sono preziosi in quanto vengono assorbiti nel primo tratto dell'intestino tenue, direttamente trasportati al fegato (senza la necessitò di essere complessati come gli altri grassi), e da lì veicolati alle cellule dove costituiscono una fonte importante di energia velocemente utilizzabile.
- Introdurre nella nostra alimentazione cibi che contengano prebiotici (in particolare FOS e inulina), che rappresentano il cibo dei nostri batteri intestinali: carciofi, asparagi, cipolle, aglio, banane sono i vegetali che più ne contengono.
- Utilizzare con frequenza probiotici, ovvero batteri microincapsulati che se assunti con una certa frequenza (sotto consiglio del professionista) aiutano a ristabilire l'equilibrio della microflora intestinale.
- Prepararsi il brodo di ossa cotto per molte ore e ottenuto da ossa di animali grass-fed, ovvero allevati al pascolo e senza mangimi. il brodo di ossa è la chiave per la salute dell'intestino poiché contiene sostanze come aminoacidi, glucosamina, gelatina, vitamine, grassi e sali minerali. E' particolarmente consigliato per chi ha problematiche autoimmuni o squilibri della flora intestinale (stipsi, diarrea, steatorrea), da integrare quotidianamente nella propria alimentazione.
- Fare uso di cibi fermentati, come per esempio il kefir (una sorta di yogurt che può essere a base di latte o di acqua) o le verdure fermentate. Quest'ultime possono essere preparate autonomamente in casa utilizzando solo uno starter (per esempio dei crauti o del kefir), acqua, sale e verdure (di tutti i tipi, ma principalmente cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolfiore, lattuga, carote, pomodori). I cibi fermentati contengono naturalmente prebiotici e probiotici, quindi sono un ottimo alimento anche per i bambini.
Aspetti extra-alimentari:
- Non utilizzare saponi antibatterici a livello domestico. Non sono necessari nella maggior parte dei casi, ed uccidono la maggioranza dei batteri presenti sulla pelle e sulle mucose genitali. Ciò aumenta il rischio di infezioni, soprattutto da parte di virus e funghi (candidosi).
- Esporci al maggior numero possibile di ambienti e climi diversi. Questo è importante soprattutto per il bambini, che spesso vengono tenuti in casa. Stare a contatto con ambienti eterogenei fin da piccoli rende il nostro sistema immunitario più forte e reattivo.
- Avere uno stile di vita attivo, il che non significa essere per forza maratoneti o giocatori professionisti di pallavolo, ma svolgere almeno 30 minuti al giorno di attività leggera (andare a piedi a lavoro, fare una piccola passeggiata in bicicletta, fare più volte le scali a lavoro e a casa), oppure sessioni più intense almeno 3-4 volte alla settimana.
- Curare il nostro aspetto psicologico, la nostra serenità e imparare a placare l'ansia. E' un aspetto molto spesso sottovalutato, ma la nostra tranquillità psicologica ci aiuta ad affrontare in modo migliore le difficoltà di ogni giorno. Non dimentichiamoci che l'intestino è il nostro secondo cervello, e tutte le nostre emozioni (belle e brutte.. pensate alle "farfalle nello stomaco" quando siete innamorati) vi si riflettono. In aiuto possono venirci lo yoga, la meditazione, la lettura, la musica.